L’attività di Law è rivolta ad aziende e privati che vivono una controversia. La scelta di un metodo (negoziazione assistita) e/o l’altro (mediazione) dipende da diversi fattori tra i quali si rivelano determinanti i tempi, i costi e i termini di applicabilità.
È un accordo mediante il quale le parti convengono di cooperare in buona fede e con lealtà per risolvere in via amichevole la controversia tramite l’assistenza di avvocati.
Produzione Riservata
L’accordo di conciliazione ha valore di contratto ed è quindi vincolante tra le parti che lo sottoscrivono (se il verbale di accordo è sottoscritto dagli avvocati delle parti, ad esempio, costituisce titolo per l’espropriazione forzata).
È l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. (art. 1 d.lgs. 28/2010).
Il mediatore conduce le parti all’accordo amichevole, assistendole nel confronto e rimuovendo ogni ostacolo che possa impedire il raggiungimento di una soluzione condivisa.
Produzione Riservata
No. Sono complementari e non si sovrappongono.
Basti pensare che nell’ipotesi di mediazione obbligatoria, pur non potendosi escludere in via opzionale il ricorso preliminare alla negoziazione assistita, in caso di esito negativo della stessa, non sarà possibile adire direttamente il Tribunale, ma occorrerà esperire ulteriormente il procedimento di mediazione prescritto per legge, dato che, attesa la non sovrapponibilità o equivalenza degli istituti, l’esperimento del primo rimedio non comporterà l’assolvimento dell’obbligo e la soddisfazione della condizione per cui la domanda in giudizio possa ritenersi procedibile.